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HOT ROD

Due parole di traduzione molto semplice e di significato corale molto aperto, tanto da abbracciare e definire un movimento non solo automobilistico, ma culturale, che dura da decenni e comprende intere generazioni.

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Per comprendere e' meglio partire da "rod": la parola piu' semplice da assimilare nel suo significato. Si tratta della biella del motore, che trasforma il moto alternato del pistone in quello circolare della ruota, sublimando la magia del movimento.

La parola "rod" rappresenta la biella dunque: un particolare che evoca di per se' resistenza e velocita'. Il termine, comunque, viene utilizzato come nella figura retorica della metonimia. Dicendo biella, in realta', intendiamo dire ed evocare il motore, e per immediata associazione di idea, l'intera automobile.

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"Hot" e' invece un aggettivo di interpretazione più' complessa.

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Banalmente la parola significa "caldo", per darne un sinonimo piu' accattivante, in relazione a "biella" potremmo usare "rovente", Sigillando in maniera perfetta la traduzione abituale di hot rod: "biella rovente".

In realta', per meglio suggerire l'idea, e' necessario dire che "hot" si usa per definire i cibi piccanti o in maniera ancora piu' efficace per definire una donna sexy, eccitata ed eccitante.

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Biella rovente, dunque, diventa un modo molto convincente per definire una vettura sensuale e veloce, modificata nei garage per distinguersi dalle altre ed avere prestazioni elettrizzanti.

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"Hot rod" ha pero' un significato volutamente vago ed e' un enorme contenitore vuoto, senza regole e confini dove mettere cio' che si vuole con l'unico limite della fantasia.

 

Il fenomeno hotrod

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Nei primi anni '50 l'America aveva compiuto passi che l'Italia contadina nemmeno immaginava. Il passaggio dalla civilta' rurale a quella industriale e moderna era a buon punto del suo sviluppo. Il macchinario per convertire la fame in benessere era alimentato anche dall'automobile, che incideva pesantemente sull'economia e sui costumi.


 

La motorizzazione di massa fu teorizzata e messa in pratica da Henry FORD, tanto industriale da diventare filosofo. La model "t" fu il primo esempio mondiale di automobile per tutti. La sua nascita e' datata 1907 e ne vennero prodotte 15 milioni, che hanno la grandezza di aver creato negli americani la confidenza con l'oggetto automobile e gettato le basi della sua diffusione mondiale. Negli anni '50, dunque, era normale per gli statunitensi possedere una vettura e guidarla quotidianamente. Essa era alla portata di tutti e non piu' segno di grande distinzione sociale.


 

Da questa idea di consolidamento nasce il germoglio del fenomeno hotrod: ove il desiderio di possedere un'automobile si banalizza, esplode il desiderio di possedere un'automobile diversa da quella che guidano gli altri. Sorge l'idea di customizzazione motoristica, anche e soprattutto in accordo con la grande attitudine al fai da te degli americani.

 

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